Bond perpetui, possono essere un investimento interessante?

bond perpetui

Uno strumento obbligazionario alternativo ai classici bond sono senza dubbio i bond perpetui. Un’obbligazione molto particolare, a metà strada tra una classica obbligazione e un’azione, che può presentare diversi vantaggi sia per l’investitore, sia per l’emittente.

Vediamo oggi insieme le caratteristiche di questo strumento, valutando i pro e i contro per chi vuole investire.

Bond perpetui: le caratteristiche

Un’obbligazione perpetua, come dice il nome, è un titolo obbligazionario che non prevede un obbligo di rimborso.

Quindi, l’emittente emette un titolo pagando un certo tasso di interesse senza alcun impegno al rimborso. Generalmente, dopo un certo periodo il titolo diventa “callable”, cioè l’emittente ha la facoltà (ma non l’obbligo) di rimborso.

L’emittente può anche procedere a riacquistare l’obbligazione sul mercato  se il prezzo scende in modo rilevante sotto il prezzo di emissione o, comunque, se è possibile rifinanziarsi con altri strumenti ad un costo inferiore.

Come si può vedere, i vantaggi per l’emittente non sono pochi. A tutto questo, si aggiunge il fatto che normalmente queste obbligazioni sono subordinate a tutte le altre, quindi l’impegno al rimborso per l’emittente non è particolarmente stringente e di fatto lo strumento si avvicina per molti versi ad un titolo azionario.

A fronte di tutto questo, quali sono i vantaggi per un investitore? Perché dovrebbe comprare questo genere di titoli?

Essenzialmente per il rendimento.

Bond perpetui, le considerazioni di un investitore

Infatti, le obbligazioni perpetue offrono un rendimento maggiore rispetto a quelli classici dello stesso emittente. Questo essenzialmente per due motivi:

  1. Non essendo previsto il rimborso, questa cosa deve essere compensata da un rendimento maggiore.
  2. Poiché i titoli sono subordinati rispetto agli altri debiti dell’emittente, il grado di rischio è maggiore e quindi questo deve essere compensato da un maggior rendimento.

Quindi, anche in questo caso torna il classico trade-off tra rischio e rendimento. A fronte di un maggiore rendimento, abbiamo inevitabilmente maggior rischio.

C’è poi da considerare un altro aspetto sulla rischiosità.

Infatti, oltre alle problematiche già viste prima in termini di non obbligo di rimborso e di grado di subordinazione, un bond perpetuo è spesso più volatile sul mercato secondario e poco liquido.

Un aspetto, questo, da tenere in considerazione.

Chi può comprare i bond perpetui?

Concludendo, dopo tutte queste considerazioni il profilo dell’investitore in obbligazioni perpetue è abbastanza chiaro.

Si tratta di un investitore non lontano da quello azionario, con la sola differenza che il rendimento periodico in questo caso è fissato e non subordiato alle decisioni dell’assemblea.

Per il resto, il rendimento sarà maggiore rispetto ad un bond ordinario, ma non c’è alcuna garanzia di rimborso del capitale. Esattamente come un’azione, tale rimborso potrebbe non esserci mai.

In ogni caso, si tratta di uno strumento a cui diversi emittenti ricorrono e che sono spesso apprezzati anche dagli investitori istituzionali come fondi di investimento ed hedge funds alla ricerca di extra-rendimenti rispetto a quelli ordinari di mercato.

Nel prossimo articolo vedremo le caratteristiche di un titolo specifico di questo tipo.

Buon investimento.

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