La situazione dei mercati asiatici oggi
Quale è la situazione dei mercati asiatici oggi? E quali sono le prospettive?
Due domande molto importanti da farsi, perché l’Asia sta progressivamente diventando l’area più importante non solo economicamente, ma anche finanziariamente.
Già in passato ti ho mostrato che l’Asia e soprattutto la Cina hanno progressivamente scalato la classifica delle Borse. Ed oggi hanno una capitalizzazione sempre più importante.
Ecco però la situazione con chiare cifre. La Cina pesa oggi per il 9,80% della capitalizzazione mondiale. La piccola Hong Kong pesa per il 6,2%, il Giappone per il 7,6%, l’India circa l’1,7%. Già solo questi Paesi fanno circa il 25,3% della capitalizzazione mondiale. E ho tenuto fuori Corea del Sud, Indonesia, Thailandia e Malaysia.
La situazione dei mercati asiatici oggi
Capisci quindi che non si può ignorare l’Asia. Un portafoglio ben diversificato dovrebbe avere quest’area geografica ben rappresentata.
Questo anche perché la situazione dei mercati asiatici è piuttosto interessante in questo momento.
Da inizio anno l’ETF MSCI Asia Ex-Japan (ISIN: FR0010652867) ha guadagnato circa il 14%. Questo risultato fa dei mercati asiatici una delle aree migliori del 2017. Questo, peraltro, nonostante una performance non eccezionale della Cina, che è il mercato che pesa di più. La Cina ha guadagnato solo il 6% nel 2017. Se anche il mercato cinese dovesse iniziare ad accelerare, allora la crescita dei mercati asiatici potrebbe aumentare ancora.
Anche il Giappone sta andando molto bene. Da inizio anno l’ETF Topix TR (ISIN: FR0010245514) ha guadagnato circa il 6%, che non è male per un mercato sviluppato. Inoltre, il risultato del Giappone ammonta al 43% circa negli ultimi 3 anni.
La cosa interessante, però, è che nonostante questi buoni risultati recenti, sul medio termine le cose cambiano un po’. Infatti, Asia e Giappone hanno avuto risultati nettamente inferiori rispetto al mercato USA.
Ti ho già detto del +43% del Giappone negli ultimi tre anni, mentre nello stesso periodo l’ETF Asia ex-Japan ha fatto +30%. L’America negli ultimi 3 anni ha messo a segno un rialzo del +53%!
Mercati asiatici oggi: quotazioni interessanti
Questo rialzo inferiore di Asia e Giappone rispetto agli USA fa sì che attualmente le valutazioni siano più interessanti.
L’indice cinese ha un P/E intorno a 17, mentre gli USA sono oltre 20. Il Giappone, con un P/E intorno a 26, ha valutazioni più alte rispetto agli USA. Tuttavia, dobbiamo considerare che i tassi giapponesi sono molto più bassi di quelli americani e se teniamo in conto questo aspetto allora anche le valutazioni del Giappone diventano interessanti.
Mercati asiatici: prospettive future
Ma l’aspetto più interessante dei mercati asiatici oggi è sicuramente la crescita futura. La Cina è destinata a diventare la prima economia mondiale, il Giappone resta sempre un grande Paese, l’India aumenterà sicuramente il suo peso specifico.
A questo si aggiunge il fatto che le “tigri asiatiche“, cioè Corea del Sud, Malaysia, Indonesia, Thailandia, Taiwan e altri Paesi dell’area sono sempre più efficienti e competitive a livello internazionale.
La popolazione, poi, è una forte determinante nel successo futuro di quest’area. L’Asia, infatti, ha circa il 60% della popolazione mondiale e anche se il tasso di crescita non potrà essere quello dei decenni passati (ce lo auguriamo anche per la sostenibilità del nostro pianeta), è probabile che questa percentuale, già mostruosa, sia destinata a salire ancora un po’.
Certo, gran parte di questa popolazione oggi è tagliata fuori dall’economia, vivendo in piccoli villaggi ed operando un’economia di mera sussistenza. Per molti di loro sarà così per sempre.
Eppure, una parte di questa popolazione sarà progressivamente integrata nell’economia mondiale. Considerando che l’Asia ha complessivamente 4,5 miliardi di abitanti, è sufficiente che solo il 2% di questa popolazione diventi classe media ed avremo 90 milioni di nuovi consumatori. Praticamente, solo con piccoli progressi ci sarà un nuovo mercato pari ad una vola e mezzo l’Italia.
Un’opportunità per le imprese locali, che avranno quindi a disposizione mercati domestici sempre più grandi.
I mercati asiatici oggi: i possibili problemi
Tutto positivo, quindi?
Beh, non proprio. Ci sono diverse problematiche in questi Paesi.
In primo luogo, nonostante la dimensione notevole del mercato domestico e le potenzialità future, le economie asiatiche sono molto dipendenti dalle esportazioni verso occidente. Se queste calassero o, per motivi nazionalistici, venissero bloccate, l’Asia andrebbe rapidamente in eccesso di capacità produttiva. Forse lo è già oggi.
Da questo punto di vista, la recente tendenza ad una “de-globalizzazione” soft, con imprese USA ed europee che stanno rimpatriando fabbriche ed impianti, può essere un problema.
Inoltre, le economie asiatiche sono ancora molto dipendenti dalla forza del dollaro. Quando la valuta USA si rafforza sull’euro molte valute asiatiche, che hanno un “aggancio” con il dollaro, seguono a ruota e questo penalizza il loro export. Anche l’aumento dei tassi USA porta spesso a delle fughe di capitale verso l’America che debbono essere combattute con un aumento dei tassi anche in Asia. Questo, però, provoca problemi ai debitori, che spesso hanno una capacità di rimborso molto precaria e un aumento degli interessi rischia di far fallire diversi progetti di investimento.
Insomma, non è certo tutto oro ciò che luccica, tuttavia i mercati asiatici sono senza dubbio un’area interessante e nel tuo portafoglio dovresti avere un’esposizione.
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Buon investimento.