Gas Russo, l’indipendenza dell’Europa pò creare opportunità d’investimento!
La guerra tra Russia e Ucraina ha svelato quanto l’Europa dipenda dal gas russo! E soprattutto l’impennata dei prezzi delle fonti energetiche, ha evidenziato come questa dipendenza sia dannosa per l’economia dell’Europa.
L’impennata dei prezzi è stata talmente vertiginosa che ha spinto governi, come l’Italia, per la prima volta nella storia, a tagliare le storiche accise sui prezzi delle materie prime energetiche.
Gas russo, l’Europa quanto ne dipende?
I dati evidenziano che l’Europa ha una fortissima dipendenza dal gas estero. Solo il 10% del fabbisogno è soddisfatto con la produzione interna. Il restante 90% è gas importato! Di questo 90%, quasi la metà, circa il 40%, proviene dalla Russia.
Come rendersi indipendenti dal gas russo?
All’orizzonte si intravedono due scenari possibili che l’Europa potrebbe intraprendere per rendersi indipendente dal gas russo.
Si tratta di due soluzioni molto diverse tra loro, soprattutto sul piano ambientale. La prima è l’accelerazione della “transizione ecologica“. La seconda, al contrario, prevede un ritorno al carbone e al nucleare.
Accelerare il passaggio alle fonti rinnovabili
Ai primi di marzo, la Commissione europea ha svelato le linee generali del suo piano per rendere l’Europa indipendente da petrolio e gas russo.
Il piano è conosciuto con il nome di “REPowerEU” e prevede, tra i principali obiettivi, quello di accelerare il lancio di gas rinnovabili (biogas, biometano, idrogeno verde e metano sintetico) e addirittura di sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia.
Un ritorno al carbone e al nucleare
Una soluzione opposta consisterebbe nel ritorno al carbone e al nucleare! Questa scelta, sarebbe senza dubbio, un passo indietro per il settore energetico. Tuttavia, questa strada potrebbe essere percorsa dall’Europa in quanto già nota e quindi capace di dare maggiore sicurezza in termini di approvvigionamento energetico. Per questo, la decarbonizzazione potrebbe essere in questo momento storico accantonata!
Le scelte dell’Europa e le opportunità d’investimento
La ricerca dell’indipendenza energetica dalla Russia, senza dubbio creerà delle opportunità d’investimento. Il settore energetico sarà sicuramente al centro dell’attenzione per i prossimi anni.
Senza dubbio le società che trarranno maggior vantaggio da questo cambiamento di scenario, dipenderanno dalle scelte prese a livello europeo.
La strada green, sicuramente darà maggior possibilità di crescita e sviluppo a società operanti nel settore delle energie rinnovabili. Al contrario, un ritorno al passato, potrebbe favorire le aziende più “tradizionali”.
Non c’è dubbio, però, che il settore è in fermento e che qualcosa nei prossimi anni cambierà. C’è anche da dire che non necessariamente le due scelte si escluderanno a vicenda! Un ritorno al passato potrebbe essere affiancato da uno sviluppo di tecnologie innovative che nel tempo potrebbero sostituire quelle più tradizionali.
Crisi energetica: quale lezione per gli investimenti possiamo imparare?
La crisi energetica in atto, sta dando una grande lezione di vita. Una lezione che deve servire soprattutto agli investitori.
L’enorme errore che negli anni è stato fatto dai paesi europei è nell’aver concentrato gli approvvigionamenti energetici. Non è stato mai creato e portato avanti un piano di diversificazione energetica!
Quello che stiamo vivendo oggi ci insegna che è fondamentale ridurre la concentrazione a favore di una varietà di alternative.
Questa è una delle leggi fondamentali che ogni investitore dovrebbe rispettare. Concentrare tutti gli investimenti in un unico settore/area geografica/società è sbagliatissimo!
Gli scenari possono cambiare all’improvviso. Dopo due crudeli guerre mondiali, era inimmaginabile che si arrivasse a nuovi conflitti nel cuore dell’Europa! Eppure tutto ciò è accaduto!
Ricorda, non possiamo anticipare il futuro, o dare qualcosa per scontato, ma con la diversificazione possiamo gestire i rischi!
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Buon investimento!