OICR cosa sono? Qual è la differenza rispetto alle SGR e SICAV? Scoprilo!

In Italia gli investitori “autonomi”, benché in crescita, rappresentano una percentuale minima.

Ad oggi, la gran parte dei risparmi viene investito ancora per mezzo di appositi organismi che si curano della raccolta e della gestione del risparmio. Eppure molti investitori fanno confusione quando si parla di questi argomenti. C’è ancora molta ignoranza in materia!

A dire il vero, l’attuale complessa e articolata normativa sulla gestione collettiva del risparmio rende l’argomento di non facile e immediata comprensione.

Coerentemente alla mission di questo blog – diffondere l’educazione finanziaria – periodicamente trattiamo argomenti teorici ma che hanno un rilevante impatto pratico. E’ indubbio che una maggiore consapevolezza ti aiuta nelle scelte d’investimento!

Vediamo quindi di capirci qualcosa!

OICR definizione: Art 1. lettera k) del TUF

Il termine OICR è l’acronimo di Organismo d’Investimento Collettivo del Risparmio. L’articolo 1, lettera k) del TUF definisce gli OICR in questo modo: 

l’organismo istituito per la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio, il cui patrimonio è raccolto tra una pluralità di investitori mediante l’emissione e l’offerta di quote o azioni, gestito in monte nell’interesse degli investitori e in autonomia dai medesimi nonché investito in strumenti finanziari, crediti, inclusi quelli erogati, a favore di soggetti diversi da consumatori, a valere sul patrimonio dell’OICR, partecipazioni o altri beni mobili o immobili, in base a una politica di investimento predeterminata”

In altri termini, lo scopo degli OICR è quello di consentire l’investimento in strumenti finanziari o altre attività, somme di denaro raccolto tra il pubblico di risparmiatori sulla base di una politica predeterminata che ne determina anche il grado di rischio.

Quali sono gli OICR italiani attualmente riconosciuti dal TUF? 

Gli organismi di investimento collettivo del risparmio italiani sono:

• fondi comuni di investimento;
• le Società di Investimento: denominate SICAV, se la società di investimento è a capitale variabile, o SICAF, se la società di investimento è a capitale fisso.

Benché alle Sicav/Sicaf si applichi gran parte della normativa dei fondi comuni (questi ultimi sono stati istituti circa 10 anni prima)  tra le due forme di OICR esiste una differenza le cui ripercussioni pratiche non sono trascurabili.

I fondi comuni per funzionare necessitano di una società di gestione (SGR). Il patrimonio della società di gestione è distinto e separato dal fondo comune. Ne deriva che gli investitori ricevono in cambio del capitale investito quote del fondo e non azioni della società di gestione.

Al contrario quando si investe attraverso Sicav/Sicaf si diventa soci della società. Questo perché il capitale raccolto è di fatto il capitale della società. Oggetto esclusivo delle Sicav/Sicaf è infatti quello di gestire il capitale raccolto mediante il collocamento di proprie azioni.

Al contrario dei fondi comuni, quindi, non c’è separazione tra capitale raccolto e capitale della società!

OICR, SGR e SICAV: ricapitoliamo le differenze

Con il termine OICR si indica una macro categoria, all’intero della quale rientrano quegli organismi creati per consentire la raccolto e gestione collettiva del pubblico risparmio.

Attualmente all’interno di questa ampia categoria rientrano come hai già visto, i fondi comuni e le Sicav.

E le SGR dove le mettiamo?!

Le SGR non sono altro che le società che consentono la costituzione e il funzionamento dei fondi comuni. Le Sicav sono per definizione delle società di gestione del patrimonio raccolto per cui per “funzionare” non necessitano di una terza entità, cosa di cui invece si servono necessariamente i fondi comuni.

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Buon investimento!