Rialzo dei tassi FED: scopri le conseguenze sul rendimento e prezzi obbligazioni!

rialzo-tassi-fedEccoci nuovamente qui! Come ben sai la frist lady di casa FED la scorsa settimana ha provveduto ad alzare di un altro 0,25% il tasso d’interesse di riferimento.

Siamo dinanzi al secondo rialzo dei tassi FED dell’anno dopo quello realizzato a Marzo 2017. Il terzo da quando la FED ha intrapreso la politica di “normalizzazione dei tassi”.
Ti ricordo che il primo rialzo dall’inizio dell’era tapering è avvenuto a dicembre 2016.
Se il piano sarà portato a compimento secondo le scadenze prefissate durante questo 2017 dovremmo assistere ad un terzo rialzo dei tassi, che porterebbe i rialzo dei tassi FED ad un totale di 4.

Ricapitolano: la politica di “normalizzazione dei tassi” intrapresa dalla Yellen dopo la fine della politica monetaria fortemente espansiva ha per ora alzato 3 volte i tassi d’interesse secondo il seguente calendario:

  • Primo rialzo tassi dicembre 2016
  • Secondo rialzo tassi marzo 2017
  • Terzo rialzo tassi giugno 2017

 

Relazione tra tassi d’interesse e prezzo obbligazioni

Ma adesso entriamo nel vivo della trattazione e cerchiamo di capire come una variazione dei tassi incide sulla quotazione e quindi il prezzo delle obbligazioni.
Questa analisi è di fondamentale importanza in quanto ti mette dinanzi al rischio cui ti esponi quando investi in obbligazioni.
Molti risparmiatori erroneamente pensano che l’investimento obbligazionario non prevede rischi oltre a quello chiaramente dell’eventuale fallimento dell’emittente.

La relazione tra tassi d’interesse e prezzi obbligazioni chi ci segue da un po’ sa che è un tema già affrontato qui.
Come sempre molti degli argomenti che trattiamo sono legati a “doppio filo” tra loro. Per cui ti invito a leggere l’articolo. Se lo hai già fatto una ripassatina non duole!’
In quell’articolo mettemmo in evidenza l’esistenza di una relazione inversa tra andamento dei tassi d’interesse di mercato e prezzo delle obbligazioni.
Questa relazione graficamente è sintetizzata in una curva decrescente e convessa nota come curva prezzo – rendimento.

curva-prezzo-rendimento

Secondo questa curva un aumento del tasso d’interesse comporterebbe una diminuzione del prezzo dell’obbligazione e quindi della quotazione del titolo sul mercato.

Di quando diminuisce il prezzo dell’obbligazione in seguito ad un aumento del tasso d’interesse? Te lo dice la  duration modificata!

La diminuzione del prezzo dell’obbligazione dipende da diversi fattori. Tuttavia esiste una formula matematica che permette di calcolare con una buona approssimazione la variazione del prezzo di un’obbligazione indotta da una variazione del tasso di interesse.
Questa formula si basa sulla duration modificata che a sua volta è ottenuta a partire dalla duration.
Senza entrare nei tecnicismi la duration è la durata finanziaria di un investimento obbligazionario ed è strettamente collegata alla vita residua del titolo.

Un titolo obbligazionario con scadenza a 10 anni avrà una duration più alta di un titolo con scadenza a 5 anni.
La duration di un’obbligazione è legata alla vita residua del titolo ma dipende anche da altri fattori come ad esempio l’importo delle cedole e dalla periodicità di pagamento delle stesse.
Questo significa che a parità di vita residua due obbligazioni posso avere duration diversa.
Anche se questo argomento ti sembra complesso non preoccuparti perché fortunatamente non dovrai applicare nessuna formula. Oggi molti siti offrono gratuitamente queste informazioni.

Quello che devi capire è come interpretare questi dati. La duration esprime in prima approssimazione la sensibilità del prezzo dell’obbligazione a variazione dei tassi d’interesse.
Quanto maggiore è la duration maggiore è la variazione che subisce il prezzo di un titolo. La duration è quindi un indicatore di rischio.

Duration motificata: ecco come utilizzarla!

Come detto prima la duration poco ci dice su quanto effettivamente vari il prezzo dell’obbligazione a variare del tasso d’interesse.
Per poter calcolare concretamente la variazione del prezzo di un’obbligazione ci si serve la duration modificata.
Anche questo è un dato facilmente reperibile su internet. Ancora una volta quindi quello che ti interessa è come interpretarlo.

La duration modificata è un dato molto importante in quanto a colpo d’occhio ti dice con buona approssimazione di quanto varia il prezzo di un’obbligazione a seguito ad una variazione unitaria del tasso d’interesse.

Se leggi che un titolo ha una duration modificata di 5 significa che un aumento del tasso d’interesse dell’1% determina una diminuzione del prezzo di 5 punti percentuali!
Se l’aumento è dello 0,25% basta moltiplicarlo per la duration modificata per ottenere una buona approssimazione la variazione percentuale del prezzo dell’obbligazione.
Questa relazione inversa tra tasso d’interesse e prezzo dell’obbligazione ha messo in allerta molti investitori i quali dinanzi ai continui rialzi dei tassi d’interesse da parte della FED prevedono un calo drastico delle quotazioni delle obbligazioni.

Calo che come hai compreso sarà tanto maggiore quanto più alta è la duration modificata di un titolo!
Molti investitori consigliano quindi di stare alla larga dalle obbligazioni a lunga scadenza per privilegiare quelle a duration ridotta in modo da evitare di vedere affossare i propri titoli obbligazionari!
In effetti se moltiplichi la duration modificata di un t note decennale per un incremento dei tassi dello 0,25% noti che il prezzo del titolo arriva a perdere circa il 2,30%! Un T bond (treasury trentennale) subisce per una pari variazione un decremento della quotazione quasi del –10%!!!!

Caspita una bella botta!!! Come vedi c’è solo da perderci in questo periodo con le obbligazioni a lunga scadenza!

Aumento tassi FED: perchè i prezzi dei treasury note decennali e treasury bond trentennali salgono?!

Se analizziamo i grafici notiamo che i treasury decennali e quelli trentennali hanno registrato un aumento dei prezzi!
Qui di seguito puoi notare come da marzo 2017 ad oggi il prezzo del t note a 10 anni aumentato nonostante due aumenti dei tassi!!

prezzo-t-note a 10-anni
prezzo-t-note a 10-anni

Stesso discorso anche per il t bond a 30 anni.

Ma come i pezzi non dovevano crollare del 10%?!

prezzo-t bond a 30-anni
prezzo-t bond a 30-anni

Come puoi vedere solo il t note con scadenza a due anni manifesta un andamento crescente. Anche se comunque l’attuale quotazione si mantiene al di sotto dei massimi di inizio anno.

prezzo-t note a 2-anni
prezzo-t note a 2-anni

Tutto quello che abbiamo detto fino ad ora su relazione prezzo rendimento e duration non vale?

Non preoccuparti!

Non hai perso tempo fino ad ora! Quello che hai appreso è assolutamente valido! La duration rappresenta ancora un parametro fondamentale nella definizione del rischio di un’obbligazione.
Tuttavia molti analisti, ed è in questi casi che si vede la differenza tra chi opera realmente sui mercati e chi invece ha una pura preparazione nozionistica, non sono in grado di spiegare come mai ad oggi le obbligazioni a più lunga scadenza nonostante 3 rialzi dei tassi nei gli ultimi 7 mesi non abbiano registrato catastrofici perdite di quotazioni (calo dei prezzi).

Ecco la risposta!
Vi sono due motivi:

  • Il primo è puramente “tecnico“. Perché vi sia una variazione significativa dei prezzi delle obbligazioni sulle lunghe scadenze è necessario che la variazione si propaghi istantaneamente lungo tutta la curva dei rendimenti.
  • Il secondo invece è “pratico”. L’andamento dei titoli di stato a lunga scadenza è fortemente influenzato dalle previsioni sull’inflazione. Un aumento dell’inflazione prevista incide direttamente sui prezzi delle obbligazioni facendoli abbassare. Alcuni studi hanno rilevato l’esistenza di una stretta relazione tra andamento dei rendimenti delle obbligazioni a lunga scadenza e PIL. In generale possiamo quindi dire che i prezzi delle obbligazioni a lunga scadenza risentono dell’andamento dell’economia di paese.

Aumento tassi FED ed appiattimento della CURVA DEI RENDIMENTI

Il rialzo dei tassi FED cui non si è accompagnato una riduzione dei prezzi delle obbligazioni a lunga scadenza ha provocato un appiattimento delle curva dei rendimenti.

curva-prezzo-rendimento

Questa distorsione si verifica quando gli investitori ipotizzano che l’aumento dei tassi d’interesse è considerato troppo “aggressivo” e tale da limitare la crescita economica che si riflette anche su una minor crescita dell’inflazione attesa!
L’attuale andamento della curva dei rendimenti è coerente con l’attuale visione di alcuni importanti gestori di fondi americani i quali sostengono che la Yellen proseguirà verso l’aumento dei tassi d’interesse anche dinanzi ad un’economia che manifesterà pause o debolezze.
Tali gestori sono convinti che la curva continuerà ad appiattirsi grazie ad un ulteriore aumento dei prezzi delle obbligazioni a lunga scadenza.
Una tale visione sul futuro andamento della curva dei rendimenti ha spinto i gestori a investire parte del loro patrimonio in obbligazioni a lunga scadenza!

I gestori dei fondi hanno ragione?!

Difficile saperlo! Una cosa è certa: stanno cercando di prendere un “coltello al volo”! I tassi prima di riallinearsi a i valori “normali” devono salire ancora un bel po’. È difficile ipotizzare che nel medio-lungo periodo la parte lunga dei tassi non si alzi.
Dall’anno scorso anche se con un continuo “sali e scendi” (prendi un grafico annuale di un treasury note a 10 anni o un treasury bond trentennale) tutta la curva dei rendimenti si è postata verso l’alto.

La strategia di questi gestori potrà essere vincente solo se:

  • Gli investimenti sapranno entrare ed uscire da mercato obbligazionario dei momenti migliori approfittando dei rialzi dei prezzi delle obbligazioni. Questo però richiede una strategia più “frenetica”. Lo sbaglio del timing di entrata ed uscita dal mercato potrebbe portare a significative perdite.
  • La FED si dimostrerà incapace di gestire la politica di normalizzazione dei tassi provocando un ulteriore ribasso sulle aspettative di inflazione e un rallentamento l’economia.

L’impatto del rialzo dei tassi FED sul prezzo delle obbligazioni in sintesi

  • La duration è ottimo strumento per misurare il grado di rischio di un’obbligazione.
  • La duration modificata permette di conoscere concretamente di quanto varia il prezzo di un’obbligazione a seguito di una variazione del tasso d’interesse.
  • La variazione del tasso d’interesse non si propaga alla stessa maniera su tutta la curva dei rendimenti. Le obbligazioni a lunga scadenza sono influenzate dalle future aspettative sull’inflazione ed in generale dall’andamento dell’economia.
    Aumenti dei tassi d’interesse ritenuti troppo aggressivi possono generare un appiattimento della curva dei rendimenti a causa di un abbassamento delle aspettative sull’inflazione e sul rallentamento dell’economia.
  • In un periodo di normalizzazione dei tassi d’interesse puntare al rialzo sulle obbligazioni a lunga scadenze è rischioso. L’ulteriore aumento dei prezzi delle obbligazioni è legato al verificarsi di pochi particolari eventi. In ogni caso bisogna avere una valida strategia come quella che utilizziamo per il portafoglio Lazy che al momento sta dando grandi soddisfazioni pur avendo parte del portafoglio investito in obbligazioni a lunga scadenza!

Buon investimento!

 

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