Abituiamoci ai bassi tassi di interesse

I bassi tassi di interesse potrebbero essere il “new normal” sui mercati

Nel mese di agosto, il rendimento del bund tedesco è sceso
sotto l’1% prima di risalire leggermente.

Sotto tutti i punti di vista, è un tasso estemamente
basso che rispecchia però la situazione attuale che,
in Europa, è quasi di deflazione.

Ora, questo livello può essere temporaneo, oppure essere
invece qualche cosa di strutturale.

Tendenzialmente io sono portato a credere che sia
temporaneo, perchè la creazione di liquidità da
paerte delle Banche Centrali spinge i tassi verso
l’alto, tuttavia voglio spiegare perchè anche in
futuro potremmo doverci confrontare con questa
situazione, che sarebbe quindi normale.

Le Banche Centrali vogliono combattere la deflazione

Prima, però, devo fare una premessa. Le Banche Centrali,
e quindi anche la BCE, vogliono in primo luogo combattere
la deflazione, che nell’attuale sistema monetario sarebbe
un problema per molti, in primis per i governi.

Infatti, la deflazione favorisce il creditore e penalizza
il debitore. Attualmente, in tutto il mondo occidentale,
sia i privati, sia i governi, sono molto indebitati. E
sicuramente, almeno i secondi non sono contenti di una
situazione che rende più difficile la gestione del debito.

Da questo punto di vista, c’è quindi una pressione sulle
Banche Centrali affinchè queste espandano la liquidità
e stimolino una moderata inflazione.

Ma sarà sufficiente per evitare la deflazione?

Del resto lo vediamo anche ora, c’è una pressione sulla
BCE affinchè eviti la deflazione. Tuttavia, siamo certi
che questo basterà?

In prima battuta, come detto, la mia risposta è sì.

Tuttavia, la possibilità che ciò non avvenga deve essere
presa in considerazione. Diversi fattori, infatti, possono
sterilizzare le politiche monetarie espansive:

1 – Demografia sfavorevole: con l’invecchiamento della
popolazione in Occidente, c’è minore propensione al consumo.

2 – Questo rende più difficile trovare nuove opportunità
di investimento per le imprese e quindi c’è meno richiesta
di credito per operazioni di investimento sane.

3 – A loro volta, le banche sono poco propense a concedere
credito, non svolgendo così in modo pieno il loro ruolo di
intermediari tra la nuova liquidità creata dalle Banche
Centrali e l’economia reale.

4 – Capacità produttiva in eccesso in molti settori.
Tutto questo può effettivamente portare ad una situazione
in cui l’espansione monetaria non arriva pienamente
all’economia reale e non riesce quindi a stimolare una
moderata inflazione.

Questo, a sua volta, porta a tassi bassi come una costante.

Personalmente, non credo che la deflazione sarà la normalità,
tuttavia penso che l’inflazione sarà bassa per molto tempo e
quindi i tassi potrebbero restare tra l’1% e il 2,5% sul decennale
tedesco per molto tempo ancora.

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