Il tema più importante del 2011

Dalla fine di ottobre, i tassi sui titoli americani, che avevano
raggiunto livelli minimi, sono tornati a salire riportandosi a ridosso
del 4% e anche la piccola correzione dell’ultima settimana
sembra continuare a delineare un trend rialzista anche
molto ripido (forse troppo). Una cosa simile sta avvennendo
sui titoli tedeschi.

Ritengo che questo tema siamolto importante perché il
rendimento dei titoli di stato dei paesi ritenuti più sicuri
come USA e Germania inevitabilmente avrà ripercussioni
sugli altri investimenti.

Questi titoli di stato sono infatti quello che per definizione
viene chiamato “free-risk” e quindi il loro rendimento va
in competizione con tutti gli altri rendimenti.

Se esso sale molto, anche chi investe in corporate bond
vorrà un rendimento maggiore, così come chi investe in
bond high-yield. E, in definitiva, anche chi investe in
azioni vorrà un rendimento maggiore.

Se i rendimenti del free-risk sono al 4%, questo puo’
essere compatibile con P/E dell’azionario intorno a 20. Ma
se i tassi, per ipotesi, fossero al 10%, ovviamente il P/E
si ridurrebbe e non di poco.

Naturalmente non sto dicendo che, nell’immediato, possa
esserci un aumento fino al 10%. Questo metterebbe in
difficoltà moltissimi paesi. Sicuramente quelli periferici,
sicuramente l’Italia, ma di certo anche Germania ed USA
non si troverebbero in una situazione facilmente gestibile.

Di certo FED e BCE faranno di tutto per evitare un
aumento eccessivo dei tassi, a costo di acquistare miliardi
su miliardi di dollari/euro di controvalore sul mercato
o in asta.

Pertanto, non penso che vedremo livelli eccessivi dei tassi
simili a quelli degli anni ’70 o ’80, ma un significativo
aumento quello sì. Del resto, le banche centrali controllano
direttamente i tassi a breve termine, ma su quelli a lungo
termine hanno un effetto solo indiretto, dovendo comunque
confrontarsi con gli operatori di mercato.

Nel caso di aumento dei tassi, come dicevo, ci sarebbe
sicuramente una ripercussione anche sull’azionario.

Nel corso del 2010 l’aumento dei tassi lo abbiamo visto
sui paesi periferici dell’area euro. Ma se anche sui titoli
tedeschi ed americani dovesse perdurare questa fase
di rialzo, potremmo essere davanti ad una vera e propria
inversione generale di tutto il mercato obbligazionario.

Se questo sara’ confermato, sara’ meglio essere fuori
dal mercato obbligazionario, soprattutto per quel che
riguarda i titoli a lungo termine e tasso fisso.

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