ETF mercati emergenti: è il momento di investire?

ETF mercati emergentiSe negli ultimi anni hai investito in qualche ETF mercati emergenti, sicuramente non sarai soddisfattissimo. Infatti, dal 2011 ad oggi gli emergenti hanno fatto molto peggio dei mercati sviluppati.

Se guardiamo i risultati, dal gennaio 2011 ad oggi l’indice MSCI World (mercati sviluppati) ha reso il 66,80%, mentre l’indice MSCI Emerging Markets, nello stesso periodo, ha perso circa il 10% (inclusi i dividendi). Quasi 77 punti di differenza!

Negli investimenti, però, il passato è passato e sicuramente quello che ti interessa è capire cosa potrai ottenere in futuro con un ETF mercati emergenti.

Intanto, cerchiamo di capire i motivi di questi risultati negativi.

Perché gli Etf mercati emergenti hanno reso poco in questi anni?

I motivi sono riconducibili a  4 motivi:

1 – Crescita economica: molti mercati emergenti hanno deluso le aspettative di crescita in questi anni, abbassandole continuamente. L’appeal di un ETF mercati emergenti risiede spesso proprio nella crescita di questi Paesi e quindi molti investitori hanno ridotto la loro esposizione

2 – Problemi regionali: le tensioni geopolitiche della Russia e i problemi del Brasile hanno sicuramente avuto un impatto su tutto il comparto

3 – Petrolio e commodity: molti mercati emergenti hanno ancora oggi un’economia basata sulle materie prime (Russia e Brasile in primis). Il crollo del petrolio e dei prezzi delle risorse naturali in genere ha pesato notevolmente sui risultati delle società quotate su queste Borse

4 – Debito: l’idea che la FED potesse alzare i tassi e la conseguente forza del dollaro ha messo sotto pressione diverse valute emergenti, con la necessità da parte dei relativi governi e banche centrali di alzare i rendimenti dei titoli di stato. In molti Paesi Emegenti, lo spread rispetto ai rendimenti dei titoli in dollari è ai massimi da molti anni (le obbligazioni Brasile in valuta Real sono arrivati a rendere oltre il 14%).

Mercati emergenti: ora è arrivato il momento di investire!

Ok, questo è quello che è successo fino ad oggi. Ma ora?

 mercati emergenti ora sembrano offrire buone opportunità. Ecco perché:

1 – Petrolio e materie prime sono stati uno dei motivi dei problemi dei mercati emergenti, ma nelle ultime settimane i prezzi sono tornati a salire. Il petrolio, ad esempio, è salito di oltre il 30% dai minimi.

2 – Valutazioni: i mercati emergenti sono ora estremamente economici rispetto agli USA e ai mercati sviluppati in genere, con uno sconto del 28%. Non solo, ma i multipli dei mercati emergenti sono stati così bassi solo 6 volte nella storia e in tutti questi casi il rendimento dopo 5 anni è stato superiore al 180%.

3 – Qualità: mentre alcuni Paesi hanno avuto dei problemi, altri mostrano una solidità e delle performance economiche notevoli. Corea del Sud, Messico, Indonesia o Malaysia sono tutte realtà di qualità e con economie robuste.

4 – Storia: dopo due anni di ribassi consecutivi (in valuta locale), storicamente i mercati emergenti registrano una performance del 15% dopo 12 mesi, del 40% dopo 3 anni e superiore al 100% dopo 5 anni.

ETF mercati emergenti, si può iniziare ad investire

Dopo tutte queste considerazioni, forse stai realizzando che avere un ETF mercati emergenti nel tuo portafoglio può essere una buona cosa. Se ora non ne hai, un ETF mercati emergenti può migliorare notevolmente i tuoi rendimenti futuri.

Naturalmente, i mercati emergenti sono volatili e oscillano molto, quindi cerca di averne una quota che sia in linea con il tuo profilo di rischio. Non ti suggerirei mai di avere tutto il tuo capitale investito in questo comparto. 

Puoi dedicare a questa classe di investimento un 10% del totale del tuo portafoglio, o un po’ di più se hai un profilo di rischio aggressivo.

Se vuoi saperne di più sull’asset allocation e le diverse classi di investimento, iscriviti al corso gratuito in 7 e-mail INVESTITORE SMART.

Buon investimento.

Roberto Donzelli

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