Fondi a gestione attiva: una storia di insuccessi!

gestione-attiva1Nel mondo della finanza il tema della gestione attiva vs gestione passiva è sempre di attualità. Mentre da un lato i sostenitori della gestione passiva sono sempre di più (per fortuna), dall’altro c’è un nutrito gruppo di coloro che sostengono la capacità dei gestori di battere il mercato.

Naturalmente io sono tra coloro che ritiene che la gestione attiva, quantomeno a livello di fondi di investimento, non riesce a fare sistematicamente meglio del mercato.

Ma è sempre bene sottolineare quali sono i motivi di questa idea.

Perché la gestione attiva non può battere il mercato

Una cosa deve essere subito chiarita. I gestori dei fondi di investimento non sono stupidi e spesso lavorano concretamente nell’interesse dei clienti. Il punto è che è davvero difficile battere il mercato lavorando dentro l’industria del risparmio gestito.

Vuoi sapere perché? Ecco i motivi principali:

1 – I mercati sono molto efficienti. Questo non significa che siano efficienti al 100%, tuttavia è molto difficile per l’investitore, anche professionista, estrarre una performance extra dalle poche inefficienze del mercato. Nessuno riesce a farlo costantemente.

2 – Vincoli gestionali. I fondi di investimento debbono seguire e rispettare precisi parametri imposti dalla legge o dalla casa d’investimento di riferimento relativamente alla composizione del loro portafoglio. Spesso non possono investire in società che non raggiungono certe capitalizzazioni, non possono ridurre troppo la loro esposizione azionaria. Se anche un gestore indovina un forte calo del mercato, non potrà andare cash al 100% o all’80%, ma dovrà comunque essere investito. Può limitare i danni, ma non evitarli.

3 – Liquidità di riserva. I fondi di investimento debbono mantenere sempre una liquidità di riserva per fronteggiare i riscatti. Questo vuol dire che, tendenzialmente, non possono investire il 100% del loro capitale. Nelle fasi di ribasso questo è plus, ma in quelle di rialzo è un handicap. E poiché nel lunto termine i rialzi superano i ribassi, questo aspetto è sicuramente uno svantaggio.

4 – Commissioni. Questo è ovviamente il problema maggiore. In effetti, diversi gestori riescono a battere il mercato prima delle spese e delle commissioni. Ma una volta considerati questi costi, l’extraperformance svanisce totalmente.

Infine, c’è un ultimo aspetto da considerare che già in passato ho riportato. Ancora oggi fondi di investimento ed hedge funds costituiscono gran parte dell’industria del risparmio gestito e quasi la totalità della parte che si occupa di gestione attiva. In media, quindi, non possono fare meglio del mercato, perché sono loro stessi il mercato. Per qualcuno che fa meglio, altri debbono fare peggio. E selezionare in anticipo chi farà le performance migliori non è così facile.

I problemi della gestione attiva: l’esempio di Bill Miller

Uno dei casi più famosi di fallimento della gestione attiva è sicuramente quello di Bill Miller. Per molti anni, questo gestore è stata una delle poche eccezioni alla regola, capace di battere sistematicamente il mercato ogni anno dal 1991 al 2006 con il suo stile “value”. Le capacità di questo “guru” hanno fatto anche lievitare le somme in gestione della sua casa di investimento, la Legg Mason.

Poi, purtroppo, arrivò il 2008 e le scelte errate di Miller, che continuò a mediare su posizioni in forte perdita, fecero evaporare completamente circa 15 anni di extra-performance. Il suo fondo perse il 55% contro il 37% dell’indice S&P500. E le somme in gestione si ridussero di più dell’80%.

Proprio questa settimana, Miller e Legg Mason hanno deciso di separare le loro strade. Miller ha acquisito il 50% del fondo e continuerà a gestire autonomamente con il suo stile value, mentre Legg Mason si concentrerà su stili di gestione multipli.

Il punto è che dopo il 2008 le performance sono state stabilmente inferiori a quelle dell’indice. Persino questo guru, nel lungo termine, non è riuscito a fare costantemente meglio del mercato.

Conclusioni

La gestione attiva a livello di fondi di investimento a mio avviso è perdente. E se i grandi professionisti non riescono a battere il mercato, la probabilità che ci riesca un piccolo investitore è ancora minore.

In un prossimo articolo ti spiegherò comunque, come riusciamo invece a battere il mercato con i nostri servizi premium. Nel frattempo, se non lo hai ancora fatto ti suggerisco di iscriverti al mio corso gratuito in 7 email INVESTITORE SMART, per migliorare i risultati dei tuoi investimenti senza preoccuparti troppo di questi aspetti.

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