C’è veramente il rischio di una bolla finanziaria?
I mercati azionari ed obbligazionari sono in rialzo ormai da anni.
Probabilmente, anche tu come molti altri ti starai chiedendo se c’è il rischio di una bolla finanziaria all’orizzonte.
In effetti, dopo diversi anni di crescita il rischio bolla finanziaria teoricamente potrebbe esserci.
Oggi, però, voglio spiegarti perché, invece, non siamo ancora a questo punto, almeno sui mercati azionari.
Nuova bolla finanziaria sull’azionario?
Storicamente, le bolle si sviluppano con modalità piuttosto ricorrenti. Dopo un rialzo “in sordina”, sempre più investitori iniziano ad essere interessati ad un certo investimento. Dopo che i grandi operatori professionali si sono già posizionati, lentamente iniziano ad entrare gli investitori meno sofisticati. Alla fine, il mercato diventa euforico, vengono prese posizioni via via più speculative ed entrano anche gli operatori marginali, quello che viene chiamato “parco buoi”.
Attualmente siamo in questa situazione sul mercato azionario?
Non mi sembra proprio.
Infatti, ci sono grandi posizioni presi da grandi investitori ed istituzionali. Molti investitori comuni sono ugualmente entrati sul mercato. Tuttavia, in giro vedo ancora più scetticismo che euforia. Gli investimenti più rischiosi come small-cap ed emergenti ancora non stanno sovraperformando molto meglio degli indici tradizionali.
Certo, gli emergenti nell’ultimo anno stanno facendo bene, ma sembra più un recupero dopo la sottoperformance degli ultimi anni che non un’accelerazione speculativa.
Quindi, la bolla finanziaria sta per scoppiare sul mercato azionario? Secondo me no, siamo ancora lontani da questo rischio.
C’è un rischio di bolla finanziaria sul mercato obbligazionario?
Che dire, invece, del mercato obbligazionario? C’è un rischio bolla obbligazionaria?
Beh, qui la situazione è un po’ più complessa.
Il mercato obbligazionario viene da decenni di rialzo continuo. Come ti ho spiegato in passato, il prezzo di un’obbligazione è inverso rispetto al rendimento. Se i rendimenti salgono, i prezzi scendono e viceversa. Questo è il grafico del rendimento sul decennale USA:
Come puoi vedere, da inizio anni ’80 i rendimenti sono scesi continuamente e quindi i prezzi saliti. Il tutto, per oltre 30 anni.
Ora, non è da escludere che questo ribasso sia concluso, anche perché i rendimenti hanno ormai raggiunto livelli davveri minimi. In Paesi come Germania, Svizzera e Giappone siamo ben al di sotto dei livelli USA.
Su questo comparto, quindi, nei prossimi mesi dovremo fare molta attenzione, perché una bolla finanziaria in arrivo potrebbe essere possibile.
Bolla speculativa quantitative easing: il rischio viene dalle banche centrali?
Non c’è dubbio che le banche centrali abbiano giocato un ruolo determinante per la ripresa dopo la crisi del 2008/2009 e, in Europa, dopo la crisi dell’euro del 2011.
Queste azioni, però, hanno anche posto le basi per una nuova bolla finanziaria sul mercato obbligazionario.
Naturalmente, non c’è nulla di certo e le banche centrali hanno una grande potenza di fuoco per evitare una bolla e credo che agiranno per evitarlo in tutti i modi. La BCE sembra voler comunque continuare una politica espansiva e anche la FED, pur alzando i tassi, non sembra avere una gran voglia di restringere credito e liquidità.
Una cosa, però, è certa. In questo momento, i rischi maggiori sono sull’obbligazionario e non sull’azionario. Dovremo quindi seguire attentamente questo mercato.
Buon investimento.
inflazione relativamente bassa = tassi obbligazionari bassi , tenendo conto del rating ?
Sì Marco, i tassi sono bassi in questa fase anche tenendo conto del rating
Probabilmene, a mio parere, fintantochè la politica della BCE e della FED sarà ti tipo espansivo, anche un rialzo dei tassi graduale avrà immagino un effetto limitato sull’obbligazionario. Sarà forse più la fine di liquidità immessa dalle banche centrali, ad impattare maggiormente sui rendimenti in rialzo.
Se come detto l’obbligazionario si trova ad un punto di svolta probabilmente, e per questo suggerisci di tenerlo sotto controllo, è corretto affermare che le perdite maggiori si potrebbero localizzare sulle lunghe scadenze???….quale credi possa essere, come scenario ipotetico invece, l’effetto sui bond hi yeld??
Alex, naturalmente se l’obbbligazionario svolta al ribasso saranno le scadenze più lunghe le più colpite. Anche gli High yield lo saranno, perché se l’obbligazionario sarà percepito come più rischioso questo comparto sarà il primo a risentirne.
Continua a seguirci, perché credo proprio che parleremo molto di questo argomento nei prossimi mesi.